Codici Ascii |
Generalità |
PER SAPERNE DI PIU' [2 di 23] |
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La scrittura è un potente mezzo di comunicazione basato sulla combinazione di simboli; fin dalla notte dei tempi i popoli più evoluti hanno proposto un loro alfabeto; ai set di caratteri ancestrali come il cuneiforne o il geroglifico, si possono affiancare quelli moderni, tuttora vivi e vegeti, come il greco, il cirillico, il giapponese, l'arabo, e così via. | |
La nostra scrittura si basa su un set di 21 lettere (A, B, C, D, E, F, G, H, I, L, M, N, O, P, Q, R, S, T, U, V, Z), più altre 5 (J,K,X,Y e W) aggiunte dai paesi anglosassoni; nel contesto dei caratteri disponibili ci sono poi 10 cifre e una manciata di segni di interpunzione o di servizio. | |
Raggiunta la disponibilità di questo strumento le nostre intelligenze hanno concentrato gli sforzi per rendere sempre più efficienti le tecniche di comunicazione e il supporto sul quale farlo transitare | |
Ben presto il volonteroso corriere a cavallo è stato soppiantato prima dal telegrafo e poi dalle onde radio: da questo punto di vista noi contemporanei non possiamo proprio lamentarci... |
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In generale un codice esprime l'informazione con un numero (detto anche parola del codice) e, siccome questo numero deve essere consumato da una macchina logica (per esempio un computer) deve essere espresso in binario. | |||||
La dimensione di ciascuna parola del codice è data dalla quantità di cifre binarie (bit) necessarie per esprimerla; il numero di bit di ciascuna parola del codice indica implicitamente anche il numero di parole del codice. | |||||
Il codice Ascii è un codice a 7 bit, per cui è in grado di codificare 128 caratteri (27=128), detti Ascii Standard. | |||||
Il lettore attento si sarà subito posto la domanda: "perché 7?, non è una potenza di 2, sarebbe stato più logico 8!". In effetti questa anomalia è stata subito colta dai nostri antenati pensatori, anche sulla base del fatto che i processori, grandi consumatori di dati, hanno sempre avuto canali di dato di dimensioni multiple di 8 bit. | |||||
Questa considerazione ha dato i natali
al Codice Ascii Esteso: al codice
nativo è stato aggiunto un bit, dando vita ad un codice
a 8 bit, in grado di codificare
256 caratteri (28=256):
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