Come Funziona... |
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La programmazione di una stampante è un modo di dire improprio; in realtà è più corretto: programmazione della porta parallela alla quale la stampante è collegata, poiché è ormai chiaro che la prima ha avuto per compito istituzionale quello di servire la seconda! | |
La presenza fisica del connettore parallelo è già garanzia della possibilità di programmare il funzionamento di una stampante; rimane solo di stabilire il livello dal quale vogliamo partire. | |
Come per ogni altro oggetto la conoscenza del funzionamento e dei meccanismi che governano il rapporto tra computer e stampante consente di perseguire la programmazione a basso livello, tramite i Registri dell'interfaccia: si tratta di un compito che richiede attenzione ma che da potere di controllo assoluto, ideale per esempio per progettare un driver alternativo per la propria stampante. | |
Il successivo livello Bios lascia al sistema il compito di occuparsi dei dettagli, fornendo funzioni di gestione belle e pronte. | |
A livello Dos il Sistema identifica la stampante come gestore standard n°4 (handle 4), altrimenti detto dispositivo standard di stampa, PRN, di solito LPT1. |
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Sopra il Dos ci sono gli applicativi, o il
sistema operativo grafico (Windows) che, come noto, nascondono
il più possibile! La cosa è frustrante solo per gli inguaribili
cercatori d'oro... una delle poche razze in estinzione non protette da
WWF... Ma, onestamente, bisogna riconoscere che, se per stampare la mia relazione dovessi affidarmi a qualcosa di diverso di una accattivante iconcina potrei trovarmi in purgatorio a smaltire i secoli di punizione accollatimi per turpiloquio. |
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Anche i linguaggi di programmazione evoluti (C++, Pascal, ecc) hanno primitive in grado di comandare la stampa su carta senza alcun problema; il problema è sempre lo stesso: più alto è il livello di partenza e maggiore è il numero di ambienti coinvolti nell'operazione (il pascal si affida al Dos, che si affida al Bios, che finalmente lavora con i registri...). |
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Per ultimo non va dimenticato che le moderne stampanti offrono funzioni speciali di stampa, di solito proprietarie, cioè differenti tra di loro, al variare del modello o del produttore. Per questa ragione, per poterla sfruttare al meglio, il sistema operativo è costretto a chiedere il corrispondente driver; si tratta di un software dedicato, fornito con la stampante, che sostanzialmente traduce i comandi classici di stampa (come grassetto, italico, sottolineato, o altri più sofisticati, tipici dei wordprocessor) in stringhe di caratteri Ascii di controllo, diversi da stampante a stampante. |
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Non essendo standard, si capisce come ci siano centinaia di driver, simili ma diversi tra loro. |
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