OPTOELETTRONICA - DIGIT a LED |
FND500/FND507 1/3 [67 di 87] |
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La grande diffusione dei visualizzatori consiglia di approfondire i concetti legati ai dispositivi che lo compongono: i digit a sette segmenti. | |
I digit a Led sono disponibili in due forme funzionali alternative, dette a catodo comune e ad anodo comune; la differenza sta solo nel modo con cui i Led interni sono collegati internamente al dispositivo ma dal punto di vista fisico e costruttivo sono praticamente identici. | |
Per questo ad essi è dedicata la stessa monografia, differenziando localmente le eventuali diversità. |
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Tra i digit più diffusi sul mercato ci sono il FND500 (a catodo comune) e il complementare FND507 (ad anodo comune); prima di entrare nel dattaglio è opportuno ricordare la convenzione che regola il funzionamento di un diodo a semiconduttore: è noto che essi consentono il passaggio di una corrente diretta se sottoposti ad una corretta differenza di potenziale, a partire dalla tensione di soglia, il valore minimo sotto il quale il diodo non può condurre.. | |
Per un diodo normale al silicio essa è pari a 0,6V, ma per un diodo Led è molto maggiore: nessuno potrà accendersi con tensioni applicate minori di 1,6V mentre la tensione di lavoro, con una corrente tipica di 10mA, può arrivare a 1,8V per il Rosso, 1,9V per il Giallo, 2,0V per il Verde e per l'Arancio (escludendo i Led Flash di ultima generazione (bianchi o blu, che assorbono fino a 40mA con cadute tipiche di 3V). |
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Di certo la corrente convenzionale scorre dal polo positivo verso quello negativo del generatore che la produce e il simbolo del diodo è stato pensato per evidenziare questo evento; la sua forma a triangolo può essere presa come regola per ricordare il senso di percorrenza della corrente convenzionale. Va solo ricordato che il lato in cui essa entra è detto anodo (ed è sottoposto al polo positivo della tensione) mentre quello da cui essa esce è detto catodo (ed è collegato al polo negativo della tensione): |
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Ciò premesso possiamo proporre lo schema funzionale di un digit a catodo comune, come il FND500, da utilizzare quando il dispositivo che ne ha bisogno impone sulle sue uscite un controllo logico attivo alto, costringendo ciascuna di esse ad erogare la corrente necessaria; sebbene questa non sia una condizione ideale è molto più diffusa, probabilmente per il fatto di non dover disporre di alimentazione esterna, non sempre disponibile: |
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Analogamente propongo lo schema funzionale di un digit ad anodo comune, come il FND507, da utilizzare quando il dispositivo che ne ha bisogno impone sulle sue uscite un controllo logico attivo basso, costringendo ciascuna di esse ad assorbire la corrente necessaria all'accensione dei rispettivi led: |
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Naturalmente, in entrambi i casi, non faremo mancare un resistore in serie ad ogni Led (segmento interno), il cui valore di resistenza dovrà assicurare una corrente nei limiti dello standard, in accordo col fatto che la tensione ai capi di un diodo LED Rosso in zona di funzionamento è di circa 1,8V e la corrente sufficiente per accenderlo con decoro è di 10mA. |
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Data Sheet [67 di 87] | Optoelettronica - FND500/FND507 1/3 | |||||||
Optoel - FND500/FND507 |
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