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Capitolo 2

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Capitolo 2 - Gli strumenti di lavoro

  Gli strumenti di Lavoro

GESTORE D'AMBIENTE - MACRO 2/9 [55 di 87] 

    

 

Aggiornato 9 aprile  2005
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Dopo aver fatta la conoscenza con l’ambiente di lavoro è il momento di farne uso.

      

bulletSe hai già provveduto a scaricare l'Ambiente Assembler la cosa è automatica; basta fare doppio click sull'iconaVai alle Applicazioni Software del Tutorialsul desktop o nel Menu d'Avvio e ci troveremo immediatamente in una shell DOS a pieno schermo.

      

Apri una finestra DOS su Arch-Lab In questo caso puoi anche seguire la lezione in diretta: cliccando sull'icona qui a sinistra verrà aperta una finestra DOS (scegli il pulsante di opzione "Aprire il file" [in WinXP] o "Esegui l'applicazione" [in Win9x] e conferma con OK) all'interno della quale, nell'area tutta nera, come ai tempi del vecchio DOS, verrà proposto il nostro extra prompt (Prompt dell?ambiente Assembler) che ci ricorda che siamo nella cartella C:\Arch-Lab\Lavoro, destinata da questo momento a raccogliere i nostri progetti assembly.
NB: alcuni gestori di protezione (per esempio SP2 di WinXP) non ti consentono questa operazione: in questo caso scrivi c:\arch-lab\bin\sys\assembler.pif direttamente nel campo Indirizzo del Browser

 

Leggimi con ATTENZIONE !!

NB: nonostante l'Ambiente sia predisposto per evitare qualunque tipo di fastidio e malfunzionamento, in qualche raro caso il click sull'icona potrebbe non funzionare, tornando subito in ambiente Windows: in questo caso ti consiglio di leggere questi suggerimenti; in aggiunta, per qualche imprevedibile ragione, con un paio di versioni di Win2000, il Gestore d'Ambiente (appunto Macro.BAT) può segnalare l'errore:
 

 
per risolvere questo problema ho predisposto una piccola integrazione descritta e scaricabile in questa pagina

      

bulletLa prima cosa da fare è digitare al prompt (cioè la dove lampeggia il cursore dopo la frase ) il comando Macro, confermandolo con Invio: subito ci viene offerto l'elenco delle opzioni previste (HELP), nella forma:

      

      

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Il comando passato al DOS è un file batch e si chiama, per esteso, Macro.bat; si tratta del vero e proprio gestore interattivo d'ambiente, perchè consente scelte alternative e quindi diversi tipi di servizi; è stato creato dall'Autore proprio per facilitare e rendere automatiche le operazioni che coinvolgono il programmatore nella realizzazione di un file eseguibile, sia di tipo COM che di tipo EXE, con il linguaggio Assembly.

      

Suggerimento Un file batch è semplicemente un file di testo nel quale sono raccolti, in sequenza, diversi comandi da eseguire nell'ordine con cui sono elencati; come dice la parola stessa si tratta di un gruppo (batch) di cose da fare automaticamente una dopo l'altra.

      

bulletIl file batch deve avere estensione BAT (appunto da batch) ed è uno dei 3 riconosciuti eseguibili dal Sistema Operativo, insieme ai Files COM e EXE.

      

bulletIl tentativo di mettere in esecuzione un file con qualunque altra estensione di file produce una segnalazione d'errore; se digitiamo per esempio "xxx" il raffinato Windows2000/XP ci segnala "xxx" non è riconosciuto come comando interno o esterno, un programma eseguibile o un file batch., esattamente quello che abbiamo spiegato poco fa.

      

bulletUn file batch può utilizzare delle semplici parole di programmazione (come IF o GOTO) che consentono di dare una struttura alle operazioni da fare; il nostro file Macro è un eccellente esempio per imparare a creare queste preziose raccolte.

      

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Esso mantiene "nascosta" l'attivazione degli applicativi necessari allo sviluppo del testo del programma, alla sua compilazione, al suo collegamento con i moduli delle librerie utilizzate e al riconoscimento e alla gestione degli eventuali errori.

      

bulletLe immagini presentate dal file Macro, come quella di figura (presentate di volta in volta nelle pagine di questo paragrafo) sono una magia dell'Autore: si tratta di un esempio concreto di programmazione in Assembly e sono tutte generate dal file MASM_1.COM, presente nella cartella C:\Arch-Lab\Bin e, ovviamente, chiamato in causa più volte dal file batch.

      

bulletIn pratica questa utility mette a video il giusto messaggio al momento giusto semplicemente aggiungendo un parametro numerico subito dopo il suo nome; per esempio i testi della figura sono ottenuti con i comandi Masm_1 20 e Masm_1 02; la descrizione dell'effetto prodotto da ciascun comando è leggibile qui.

      

Apri una finestra DOS su Arch-Lab Prova a digitare il comando Masm_1 20 (scrivi la parola Masm_1 e il numero 20 con uno spazio in mezzo, confermando con Invio), oppure il comando Masm_1 02, oppure uno degli altri possibili, sostituendo il numero con uno tra 01 e 21 (escluso 07)...
NB
: con Win2000 aggiungi un "_", un underscore, al numero (es: digita il comando Masm_1 _20) [vedi anche in questa pagina]

      

bulletLe opzioni proposte dall'immagine di HELP suggeriscono i modi di uso del file batch; in particolare:
bulletdigitando Macro senza parametri (opzione A), esattamente come abbiamo fatto poco fa, viene mostrata l'immagine di figura.
bulletfacendo seguire il nome di un file sorgente (senza estensione e senza alcun parametro) e confermando con Invio (opzione B)) viene immediatamente attivata la catena di montaggio del file eseguibile, con rientro automatico nel Menu Interattivo. In questo caso si da per scontata la presenza, nella cartella, di questo file sorgente con estensione ASM.
bulletse si desidera ottenere lo stesso risultato (compilare il programma sorgente) senza rientrare nel Menu Interattivo  basta aggiungere un punto dopo il nome del file sorgente (opzione D)); in caso viene comunque garantita la supervisione degli eventuali errori di compilazione e/o di collegamento
bulletl'opzione E) è del tutto simile alla precedente: la specifica del parametro 0 evita di attivare il programma Exe2Bin, rendendo disponibile il file EXE invece del COM, anche quando la conversione sarebbe tecnicamente possibile. 
bulletl'opzione C) è quella che si usa la prima volta, all'inizio di un nuovo progetto; ne parliamo nella prossima pagina.

    

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