Caratteristiche UART |
STORIA DELL'UART 1/4 [104 di 404] |
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Non rimane che fare la storia di questo importante componente; nel tempo i dispositivi seriali dei computer IBM compatibili furono dotati di UART (Universal Asynchronous Receiver/Transmitter) logicamente compatibili con il vecchio precursore, ma con architetture sempre più sofisticate e ottimizzate; vediamo tutte le versioni, con le loro caratteristiche principali. |
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I componenti di questa categoria sono ormai retaggio storico; la loro sicura obsolescenza è legata ad una architettura poco veloce e inadeguata ai compiti richiesti: ciascuno di essi dispone infatti di buffer di trasmissione e di ricezione, entrambi ad 1 solo byte. | |
Sono ospitati in contenitori (chips) Dual-In-Line (DIL) a 40 piedini, di solito pin-out compatibili e montati su zoccolo (sockets), per facilitarne la sostituzione con versioni più aggiornate. |
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1.1 8250 |
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Questo componente, prodotto dalla National Semiconductor con la sigla INS8250 su commissione della IBM, fu installato nel 1981 sulle schede di interfaccia seriale dei suoi PC originale e PC/XT (8088 e 8086). | |
Noto con il nome originale ACE (Asynchronous Communications Element) era fatto in tecnologia NMOS; disponeva di 8 registri. | |
La sua velocità massima era limitata a 9600 baud, del tutto inadeguata per dialogare con modem ad alta velocità. | |
Poichè soffriva di qualche imperfezione funzionale la IBM pensò bene di porvi rimedio intervenendo sulle procedure di gestione della sua BIOS, rendendo impossibile l'uso delle compatibili e migliori versioni UART successive sui suoi PC originale e PC/XT, ma questa è solo storia. |
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1.2 8250A |
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Pur provvedendo a correggere le imperfezioni funzionali della versione precedente non potè essere impiegato sui PC IBM originale e PC/XT, per il descritto, sconsiderato intervento della stessa IBM sulle rispettive BIOS, rese 8250 dipendenti; per questo fu impiegato su computer IBM compatibili dotati di BIOS ripulite dalle (ora) inutili modifiche. | |
Fatto in tecnologia XMOS, disponeva di un registro supplementare in grado di consentire al software di verificare se era veramente un 8250. | |
Era disponibile una versione CMOS a basso consumo, con la sigla 82c50A. |
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