LOGICA TTL - BUFFER TRI®STATE |
74LS240 1/2 [12 di 87] |
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Il pin-out del componente è illustrato dal seguente schema: |
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Da notare la presenza del piccolo simbolo dentro ciascun triangolino, ad indicare l'implemento di 400mV di isteresi su ciascuna linea d'ingresso, tale da garantire un notevole miglioramento nella riduzione del rumore. | |||||
Questo componente contiene 2
gruppi di 4 amplificatori di
corrente invertenti, ciascuno controllato separatamente
da un piedino di abilitazione; la funzione esercitata da ciascuna di esse,
G1
e G2:
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1
livello logico alto |
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Per
qualche strana ragione tutti i data sheet
indicano senza pallino (cioè
non invertente) l'inverter che controlla
la linea di abilitazione
G1, sebbene poi non manchino di segnare il
trattino sopra la sigla
G1
(ad indicare che è effettivamente attiva
bassa) e confermino l'incongruenza nelle tabelle di verità,
esattamente come quelle descritte qui sopra. Per questa ragione l'Autore ha aggiunto arbitrariamente detto pallino (indicato con l'asterisco rosso) nel primo disegno in alto, relativo al pin-out. |
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E' importante capire cosa significa
mettere un'uscita in alta impedenza; supponiamo di
collegare una tensione ad un resistore:
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Dunque, la condizione di alta impedenza delle uscite scollega praticamente l'oggetto ad esse collegato dall'ingresso, anche se fisicamente la cosa non si vede! |
Tecnicamente si dice che le uscite di questo componente hanno 3 stati logici: i consueti 1 e 0 e il terzo stato, detti Hi-Z, appunto "alta impedenza". |
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Uno dei 2 importanti impieghi del componente è legato a
questa sua caratteristica:
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Questa è la base per creare i bus, cioè una struttura a più fili condivisa tra più dispositivi concorrenti, praticamente in parallelo tra di loro; è evidente che questa situazione impone l'uso del bus solo ad un dispositivo alla volta, ed è realizzabile solo per intercessione di un componente come il 74LS240 che consente di "scollegare" tutti gli altri, mettendone le uscite in alta impedenza. |
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Il secondo importante impiego del componente è come buffer (Octal Buffers/Line); in questo caso la funzione delle abilitazioni, G1 e G2, è ininfluente, come la possibilità di forzare le uscite in alta impedenza; per questa ragione esse vanno semplicemente attivate entrambe, collegandole definitivamente a massa. |
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Per definizione un buffer è un amplificatore di corrente, cioè un dispositivo che aumenta la capacità di erogare di corrente (di solito povere..) del dispositivo a cui è collegato; naturalmente non si tratta di un miracolo: il buffer, su ordine del suo ingresso, fornirà una corrente maggiore prelevandola dall'alimentazione... |
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In sostanza si rende disponibile su ciascuna uscita una corrente maggiore di quella fornita in ingresso; in questo modo il componente si comporta da interfaccia tra la logica di controllo (collegata all'ingresso, per esempio un processore o un componente logico delicato) e la periferica controllata (collegata in uscita, per esempio una batteria di led), evitando alla seconda di caricare troppo (cioè assorbire corrente) la prima. | |
La pagina seguente la consueta tabella delle prestazioni mette in evidenza questa prerogativa. |
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Logica TTL - 74LS240 |
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